Disorganizzazione cronica e disturbo da accumulo: le nuove risorse portate dal cambiamento
In questo articolo vorrei focalizzarmi su come l’ordine e l’organizzazione siano legati al benessere personale.
Le difficoltà organizzative, la tendenza ad accumulare oggetti o la difficoltà di disfarsene, richiamano a un’indagine più approfondita per vedere le motivazioni celate e le emozioni bloccate, che sono molteplici, dalle più semplici a quelle più sedimentate.
Spesso, nel corso della vita, a causa di avvenimenti significativi si può perdere, momentaneamente, il controllo delle abitudini, delle certezze, degli impegni e il rischio è quello di entrare in un loop di confusione che porta a uno stile di vita caotico e disordinato dove non ci si identifica.
Spesso si è in difficoltà a recuperare lo spazio abitativo, ad organizzare la propria casa, ad avere la lucidità di riconoscere l’utile e liberarsi del futile, oppure ad avere documenti in ordine e a portata di mano, una credenza con cibo in ordine di scadenza e sott’occhio, una cabina armadio funzionale, per poter poi estendere l’organizzazione ad ogni altro aspetto.
Più cose si hanno, più soli ci si può sentire.
Dietro questa confusione si nascondono altre insidie che pian piano trasformano una vita di qualità, in una vita di sopravvivenza e tristezza.
Si rischia così di isolarsi e di non avere più una vita sociale attiva: si evita di ospitare amici e parenti, ci si sente a disagio nei propri spazi e si procrastina la vita chiudendosi man mano, con conseguente frustrazione e rabbia verso se stessi.
Dare posto a troppi oggetti riduce il proprio spazio e la propria vita.
La confusione esterna genera confusione interna, causando così una congestione emotiva di disordine e avvilimento.
Il rischio di possedere tantissimi oggetti è quello di ridurre drasticamente i propri spazi, di vedere fagocitata la propria capacità di muoversi comodamente, impiegando, di conseguenza, più tempo per trovare ciò che serve.
Le cose occupano lo stesso spazio anche a livello mentale ed emotivo. Inoltre, questo tipo di situazione potrebbe creare disagio anche alle persone con le quali si convive.
Intervenire tempestivamente con l’aiuto di una figura professionale esterna, che sia una guida nel creare nuovi spazi dove potersi muovere agevolmente, permetterà di trovare le cose con maggior facilità.
Il professional organizer sosterrà la persona a cambiare modalità e abitudini disfunzionali sostituendole con nuove abitudini, per non rischiare, dopo poco, di ricadere nello stesso meccanismo. Questo sarà un processo lento che richiederà la giusta metabolizzazione.
Il primo passo è quello di costruire un piano funzionale, partendo dall’aspetto emotivo, che si nasconde dietro a questo disagio, senza per questo volersi sostituire ai medici, magari affiancandoli e indirizzando il cliente, laddove ci dovesse essere un disturbo comportamentale.
I motivi della difficoltà organizzativa o della tendenza ad accumulare oggetti sono davvero tantissimi, va riconosciuto se è un momento transitorio o se è radicato da tempo, e dove si può intervenire tempestivamente.
Chi crea il problema non sempre è in grado di creare la soluzione.
Il professional organizer specializzato in Disorganizzazione cronica e disturbo da accumulo affiancherà e guiderà, con la massima professionalità e sensibilità, chiunque lo voglia, in ogni fase di organizzazione.
Inoltre, il professional organizer sarà testimone dei cambiamenti della persona e della sua nuova vita socialmente piena e del tempo che avrà recuperato per se stessa: quel tempo prezioso prima speso nelle estenuanti “caccia al tesoro” per trovare ciò che serviva e finalmente la persona potrà assaporare ordine e gioia, una nuova pace e un libero fluire di energie rinnovate e pensieri luminosi.
Questo percorso di organizzazione permetterà quindi di dare una svolta al proprio stile di vita, di girare pagina e di riscoprire la gioia di veder fluire le emozioni.
Il professional organizer sosterrà la persona nello scoprire come l’habitat che la circonda influisce sulla propria vita. La casa nella quale si vive non è altro che il proprio prolungamento e sentircisi a proprio agio permette anche una migliore qualità di vita e di pensieri più agili.
Insomma, iniziare da fuori per raggiungere l’interno. Il mio motto è: “Ogni problema può essere un’opportunità di crescita e per ognuno di essi esiste una soluzione! “