Le faccende domestiche: come organizzarsi, quali tempi e quali deleghe.
L’ambito della collaborazione in famiglia è sempre stato un argomento caldo tra genitori e figli, a volte è anche motivo di attrito e discussioni tra fratelli o causa di litigi. Questo è esattamente uno di quegli ambiti dove è necessaria una buona organizzazione che affronta con strategia il problema e previene discussioni in famiglia.
Vediamo qualche suggerimento pratico:
– RIUNIONE DI FAMIGLIA:
Indipendentemente dall’età dei figli, la prima cosa è indire ufficialmente una riunione di famiglia. Tutti devono essere presenti, genitori figli grandi e piccoli. Insieme si valuta quali sono le cose più urgenti da fare per sollevare la mamma (che di solito fa quasi tutto). Ciascuno può dire il suo parere, Io scopo della riunione è creare consapevolezza sul fatto che siamo tutti corresponsabili del buon andamento della vita quotidiana, se tutti collaboriamo.
Altro frutto della riunione è terminare con una lista di faccende domestiche da gestire.
– CENTRALE DI COMANDO: una volta individuate le cose da fare si crea una lavagna o altro strumento visibile a tutti, dove si assegnano gli incarichi, i giorni, le varia mansioni assegnate ai vari membri della famiglia. È bene assegnare un colore ad ogni componente così salta all’occhio chi fa cosa e quando. Questo strumento deve essere in un posto centrale della casa (di solito in cucina o in salotto) in modo che non ci siano scuse che qualcuno non Io veda. Deve essere ovviamente uno strumento flessibile per far fronte agli eventuali imprevisti, ma ciò non toglie che ciascuno sarà responsabile dell’impegno preso.
– OGNI ETÀ IN PROPORZIONE: già dai 2 anni i bambini possono collaborare in qualcosa. Se i più grandi coinvolgono i più piccoli e soprattutto danno esempio, non sarà difficile far crescere i figli con la buona abitudine a collaborare, sarà un comportamento naturale. I bambini amano sentire che i grandi hanno bisogno del Ioro aiuto, si sentono stimati e importanti. Lodiamo le Ioro collaborazioni e chiudiamo un occhio sul risultato del Iavoro, Io scopo è quello di farli sentire parte di una complicità dove tutti sono importanti.
Se abbiamo deciso nella suddetta riunione che anche il piccolo di 4 anni può fare quel determinato compito domestico, lasciamo che impari a farlo senza sostituirci a lui. La gratificazione che gli daremo Io porterà a farlo con costanza migliorando sempre più anche il risultato.
– LA DELEGA AL FIGLIO ADOLESCENTE: qui entriamo in un campo minato, perché I adolescente sfida, cerca di sfuggire all’impegno e ci provoca. Cerchiamo di contrattare organizzando insieme tempi e modi, ufficializzando gli accordi e premiando gli sforzi. A questa età le collaborazioni domestiche vanno decise insieme proprio per sottolineare la stima per le Ioro capacità e avviarli ad una buona gestione e organizzazione del tempo.
– IL GIORNO DEL RIORDINO: una bella iniziativa da organizzare è quella di indire un giorno al mese (che può essere anche solo una mattina o un pomeriggio) dove tutti insieme ci si dedica alle pulizie e al riordino. Come una squadra che insieme, con solidarietà, complicità e divertimento, affronta una sfida e la vince. Dovrà essere un tempo condito di umorismo, musica, ilarità da concludere con una serata pizza o qualcosa che sappiamo piace a tutti.
Resta sempre primario il fatto che “i figli vedono, i figli fanno”. Non c’è strumento più efficace del buon esempio, se poi Io facciamo con una buona organizzazione non potrà che essere un successo.