Mind Sweep: la scansione mentale applicata alla casa
Poco tempo e sempre più cose da fare, a ritmi vertiginosi. Ti ci ritrovi? E se ti dicessi che la soluzione è frenare, anzi letteralmente fermarsi?
Agire senza fermarsi a ragionare ci porta a reagire alla cieca agli eventi, e anche a sbagliare, complicando la vita nel tentativo di semplificarla.
Se sul lavoro in qualche modo si trova la quadra, perché abbiamo scadenze e compiti dettati da altri, lo stesso non accade nella vita privata e nella gestione della casa, altrettanto importanti e spesso trascurate. Ciao ciao, work-life balance!
“La casa è il vostro corpo più grande. Vive nel sole e si addormenta nella quiete della notte; e non è senza sogni.” Kahlil Gibran
Bellissima questa definizione della casa come essere vivente, ripresa nel 1975 dall’architetto tedesco Karl Lotz che ha definito la casa come “terza pelle”. Tutto ciò ci dice molto di quanto il nostro nido sia importante per la qualità della vita.
Ti piace la tua casa?
“Non mi piace la mia casa”, “Non è funzionale”, “Non mi rappresenta”, “Non ci vivo bene”. Sono frasi molto comuni. Queste sensazioni sono lo specchio di tanti piccoli interventi mai realizzati, di richieste di aiuto ignorate. “Aggiustami! Puliscimi! Guardami! Svuotami!”, ci grida la nostra casa.
Il Mind Sweep è una tecnica ideata da David Allen e ben articolata nel suo libro “Detto, fatto! L’arte di fare bene le cose” che consiste nell’intercettare e prendere atto di pensieri, preoccupazioni, cose da fare. Tradotto letteralmente significherebbe “spazzare la mente”.
Per farlo è importante fermarsi e concedersi del tempo, anche poco, per osservare. Se qualcosa attira la nostra attenzione è perché necessita di cure – ed è per noi importante.
Il Mind Sweep è molto potente applicato a qualsiasi contesto, lavorativo e non. Oggi lo vedremo in relazione alla casa, perché è qui che nascono e crescono vite e desideri.
Come ascoltare la nostra casa con il Mind Sweep
- Dedica uno spazio di tempo limitato (per esempio 15 minuti), ti consiglio di usare un cronometro e di silenziare notifiche e suonerie;
- Dotati di un blocco e una penna;
- Gira per la tua casa, stanza per stanza: osserva gli ambienti con occhi freschi e scrivi tutto quello che secondo te necessita di manutenzione o ti piacerebbe cambiare. Ascolta la tua casa!
- Non prendere alcuna decisione: in questa fase devi solo intercettare.
Alcuni esempi: una lampadina da cambiare, i vetri da pulire, una presa da aggiustare, un rubinetto che perde, un cumulo di documenti da gestire, vestiti non più in uso.
Aiuto! Adesso che ho scoperto di dover fare tutte queste cose, che faccio?
Resisti e lascia passare un po’ di tempo (uno o due giorni), è importante riprendere in mano la tua lista con distacco e rinnovate energie. Il successo del metodo sta proprio nel dividere, o “spacchettare”, problemi complessi in compiti più semplici. Poi fai un bel respiro e procedi:
- Riprendi in mano la tua scansione mentale e analizza una voce alla volta;
- Per ognuna chiediti “Qual è la prossima azione da fare?”, utilizzando sempre un verbo d’azione, facciamo un esempio:
Nella lista ho segnato che un rubinetto perde. La prossima azione sarà:
- “Chiamare idraulico”: corretto! Se hai una persona di riferimento da contattare.
- “Trovare idraulico”: corretto! Se non hai una persona di riferimento, dovrai prima cercarne una.
“Aggiustare il rubinetto”: sarebbe errato, a meno che non intenda farlo tu stesso.
- Assicurati che le attività emerse abbiano un seguito, segnandole nella tua agenda, nella tua to-do list o nella tua lista dei desideri (se è qualcosa di più impegnativo che necessita di tempo o soldi per essere realizzato, come “cambiare il divano” o “cambiare il colore delle pareti”).
Per elaborare la tua scansione mentale puoi utilizzare una lavagna magnetica: ti aiuterà a pensare in grande, ad avere il quadro generale delle cose da fare o ad accorpare attività per tipologia (un esempio: cavo da aggiustare + presa da cambiare chiamare elettricista).
Molte persone temono che prendere atto di tutte le cose che hanno da fare appesantisca la loro, già troppo piena, giornata. In realtà se non affrontati e gestiti questi pensieri influenzano comunque la qualità della vita in modo inconscio, generando disagio.
Tanto vale armarsi di coraggio e affrontarle, una a una!
A volte ci sentiamo sopraffatti ma la sopraffazione non è altro che la somma di pensieri, compiti, attività e priorità a lungo ignorate. Il Mind Sweep ci fa prendere consapevolezza di ogni singola attività (la zolla) che compone la mole di problemi che pensiamo di non essere in grado di affrontare (la montagna).
Perché funziona?
Scrivendo le cose e dedicando del tempo a capire “cosa rappresentano per te”, “cosa devi fare”, “cosa ti serve per realizzarlo” o “chi devi coinvolgere per farlo” o semplicemente “forse non è così importante” ti aiuta ad avere chiaro cosa c’è realmente sul piatto, invece di avere una massa informe di confusione nella testa. Il cervello (alleggerito dal compito di ricordare, o di scacciare i pensieri), può finalmente dedicarsi a decidere cosa va veramente fatto.
E come fare per non ritrovarmi di nuovo punto e a capo?
È molto semplice: ogni volta che ti imbatti in un’idea o qualcosa da fare prendine nota in un sistema affidabile e ricordati di inserirla nella tua pianificazione, poi semplicemente falla!Buon Mind Sweep!