Chi fa cosa?

Chi fa cosa?

Qualche tempo fa ho sentito uno slogan pubblicitario che recitava: “l’ordine perfetto non esiste; ma l’ordine perfetto per te si” e mi sono chiesta se ognuno ha la propria percezione di ordine; come fa una famiglia a mantenere tutto organizzato?

Nel mio articolo precedente consigliavo di partire da una riunione di famiglia tra tutti i componenti per arrivare a stabilire chi fa cosa.

Vediamo alcuni trucchi furbi per arrivare a scoprire se tutti conoscono ogni angolo di casa e se tutti sanno dove si trovano i vari oggetti.

Prima di pensare di organizzare l’intera casa; ricordati che sei il proprietario dei tuoi oggetti e devi occupartene in prima persona. Sei responsabile dei tuoi vestiti ed accessori, delle tue scarpe, dei tuoi libri e riviste, dei tuoi documenti, i tuoi oggetti elettronici e non, ecc. Quindi conservali ed utilizzali nel modo più opportuno affinchè si mantengano funzionanti e funzionali per le tue esigenze.                                      

Se decidi che qualcosa non ti interessa più e non vuoi più tenerla, sentiti libero di buttare, donare o vendere; senza che gli altri componenti della famiglia interferiscano con la tua scelta.

Se tutti i componenti della famiglia imparano ad essere responsabili delle loro cose, come:

conoscere le date di scadenza dei propri documenti,                         

– stabilire un solo luogo dove riporre quegli oggetti che tanto cercano (occhiali da sole, chiavi della macchina, portafoglio, ecc);                                      

– passare a tutto quello che riguarda le zone comuni e  i lavori da svolgere per mantenere ordine e organizzazione sarà più facile di quel che si possa crede.

Per molte persone il fatto di doversi occupare delle proprie cose e di non delegare quel compito ad altri è un  cambiamento di routine e può avvenire per molti motivi diversi (un nuovo lavoro o un avanzamento di carriera che tiene la persona  che si occupava di un compito per tutta la famiglia fuori casa per più tempo, l’arrivo e la crescita dei figli, un evento luttuoso, ecc).                                                                                         

E’ un processo lento, ci vuole tempo (è stato calcolato che ci vogliono circa due mesi) perché la nuova abitudine diventi consolidata. Facciamo conto che i due mesi siano passati e l’organizzazione delle proprie cose sia diventata abitudine consolidata per tutti in famiglia. Adesso è giunto il momento di seguire tutto il resto delle incombenze domestiche e prevedere che,  in caso di impossibilità del responsabile di quel lavoro, tutti gli altri lo possano fare.

Se durante la riunione di famiglia vengono presentati gli impegni di tutti per la settimana seguente, nel calendario o agenda condivisa devono essere segnati data e ora precisi in modo che vengano portati a termine. Se si dovessero presentare situazioni impreviste, slittamenti di date e orari, con una buona dose di flessibilità si potranno apportare cambiamenti nei programmi generali.

Accanto al calendario o agenda di famiglia, uno strumento indispensabile è rappresentato dalle liste: un semplice foglio in cui elencare le incombenze principali per mantenere il controllo della casa e della famiglia, ad esempio:  – giovedì: pulire il bagno

– venerdì: ritirare i vestiti in tintoria                                                                         

– sabato: cambiare le lenzuola                                                                                 

– to do: prendere appuntamento dal dentista per …, sbrinare il freezer, comprare il terriccio per le fioriere del terrazzo, 6/10 ore 20 riunione coro.                                                                                               

Le liste sono uno svuota testa, tutte quelle azioni che non si possono svolgere nell’immediato perché si sta facendo un altro lavoro, vengono messe per iscritto in modo che risaltino e vengano svolte nel giro di uno/due giorni, una settimana o nella stagione.

Veniamo al vero e proprio chi fa cosa. Se in famiglia una persona è più portata di altri per fare una determinata cosa, diventerà il responsabile principale di quel lavoro, es:                                                                                       – Alice si occupa di:  conti di casa, archivio documenti delle utenze, rapporti con gli uffici pubblici (appuntamenti in banca, posta, commercialista).                                                                                                  

– Amalia si occupa di: bucato (lavare, stirare, rammendare), giardinaggio.                                                                – Franco si occupa di: manutenzioni delle auto ( revisione, bollo, assicurazione, lavare una volta al mese), garage e scantinato.                                                                                                       

Tutti assieme: cucina (spesa, dispensa, preparazione pasti, lavastoviglie), bagno (disinfettare i sanitari, sturare gli scarichi, ricaricare i flaconi del sapone, cambiare gli asciugamani due/tre volte a settimana).

Consiglio di creare dei manuali d’istruzione in cui vengono spiegati strumenti e procedure per svolgere ogni compito: per fare XYZ mi servono 123 che si trovano nel cassetto degli attrezzi in garage/ripostiglio/soffitta/ecc e lì 123 devono essere riposti alla fine del lavoro. Svolgimento del lavoro in n. passaggi  

– 1° passaggio

– 2° passaggio

– 3° passaggio                                                                                                                            

E INFINE RIPORTA GLI ATTREZZI 123 DOVE LI HAI TROVATI, GRAZIE.                                                              

Fatti affiancare dagli altri famigliari mentre esegui il tuo compito, spiega quello che stai facendo: non è una perdita di tempo! Quando tu non potrai seguire quel lavoro, gli altri potranno sostituirti al meglio delle loro capacità. Ricambia, anche tu affiancati agli altri per imparare quello che fanno loro e se necessario potrai occuparti del lavoro che hai imparato guardandoli.    

Anche i bambini devono collaborare? Da che età? Assolutamente si e quanto prima possibile. Già dai 2 anni insegna loro ad occuparsi delle loro cose e poi sempre più in autonomia, come: si mettono e tolgono le lenzuola dal lettino, come si apparecchia e sparecchia la tavola, come si ripongono i vestiti negli armadi e nella cassettiera, come si curano gli animali di casa, come si fa a cambiare le pile esauste dagli oggetti, ecc.          

Azioni che man mano, crescendo si porteranno come bagaglio personale, non avranno difficoltà ad affrontare lavori sempre più complessi nella gestione del tempo e dello spazio personale e comune.                                                                             

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